“Who can I be now?” del giovane artista Stefano Garbuglia – in arte Nihil Hawthorn – è l’opera vincitrice del Premio Internazionale per l’Arte Contemporanea Visioni Altre 2022-2023
Un’opera ben radicata nel contesto contemporaneo che affronta l’attuale tematica dell’identità digitale e, unendo originalità e tecnica, pone le basi per una riflessione sul futuro del mondo virtuale.
È Stefano Garbuglia, in arte Nihil Hawthorn, classe 1996 e originario di Macerata, il giovane vincitore della prima edizione del Premio Internazionale D’arte Contemporanea Visioni Altre, tenutosi sabato 28 alla Galleria Visioni Altre in Campo del Ghetto Novo. Un progetto dal carattere internazionale, a cura di Adolfina De Stefani e Paola Caramel, con cui l’associazione Visioni Altre, con la collaborazione di G’art (galleria delle arti) si è posta come obiettivo la ricerca e la conseguente valorizzazione dell’arte visiva contemporanea.
È Stefano Garbuglia, in arte Nihil Hawthorn, classe 1996 e originario di Macerata, il giovane vincitore della prima edizione del Premio Internazionale D’arte Contemporanea Visioni Altre, tenutosi sabato 28 alla Galleria Visioni Altre in Campo del Ghetto Novo. Un progetto dal carattere internazionale, a cura di Adolfina De Stefani e Paola Caramel, con cui l’associazione Visioni Altre, con la collaborazione di G’art (galleria delle arti) si è posta come obiettivo la ricerca e la conseguente valorizzazione dell’arte visiva contemporanea.
l premio si è sviluppato attraverso tre mostre con opere principalmente pittoriche, scultoree e fotografiche, allestite nei mesi di novembre, dicembre e gennaio, che sono state valutate dalla giuria composta dagli esperti d’arte Roberta Reali, Virgilio Patarini, Francesca Catalano e dalle stesse Adolfina De Stefani e Paola Caramel. I criteri di selezione sono stati molteplici e si sono orientati alla valutazione dell’opera proposta in termini di originalità, innovazione, intelligenza creativa, facoltà concettuale e progettuale, persuasione estetica, rilevanza del contenuto e capacità di ulteriore evoluzione.
L’opera di Stefano Garbuglia, dal titolo “Who Can I Be Now?”, composta da un dittico di due opere, entrambe di 50×70 cm, che coniuga la tecnica ad olio e grafite su tela e un elaborato digitale stampato su tela, rappresenta la trasformazione di un uomo in avatar, riflettendo sul futuro dell’essere umano e il legame con il mondo digitale. Il secondo premio è stato conferito a Giulio Malfer con il trittico di foto “Cacciata dell’angelo” che, in modo diretto e per certi versi dissacrante, parla dell’importanza dell’accettazione dell’atro, chiunque esso sia, mentre il terzo posto invece è andato alla visual artist finlandese Helina Hukkataival con il video di grande compostezza ed eleganza formale “Door Opera – A Sketch”.
L’opera di Stefano Garbuglia, dal titolo “Who Can I Be Now?”, composta da un dittico di due opere, entrambe di 50×70 cm, che coniuga la tecnica ad olio e grafite su tela e un elaborato digitale stampato su tela, rappresenta la trasformazione di un uomo in avatar, riflettendo sul futuro dell’essere umano e il legame con il mondo digitale. Il secondo premio è stato conferito a Giulio Malfer con il trittico di foto “Cacciata dell’angelo” che, in modo diretto e per certi versi dissacrante, parla dell’importanza dell’accettazione dell’atro, chiunque esso sia, mentre il terzo posto invece è andato alla visual artist finlandese Helina Hukkataival con il video di grande compostezza ed eleganza formale “Door Opera – A Sketch”.
Il 4° premio invece è stato vinto da Tiberio Grego con l’opera “Il Ciclo dell’Insostenibilità” a cui sarà data la possibilità di realizzare una mostra durante l’anno negli spazi della galleria. 5° premio invece all’opera più apprezzata dal pubblico “Paesaggio Artico” di Gianfranco Tonin e infine il 6° premio è stato vinto a parimerito dagli artisti Wanda De Faveri, Letizia Rostagno, Alberto Vignazia, Tiziana Contu, Stefano Ceretti, Alessandro Ferrari, Silvia Lepore, Paola Rizzi, Paolo Pavan, Roberta Mancarella e Lara Vaienti.
La scelta dei partecipanti al premio, oltre una 70ina gli artisti selezionati su un totale di 378 portfolio valutati, si è basata su creazioni particolarmente valide e significative: <L’intento – spiegano le curatrici – è stato quello di favorire la ricerca artistica, supportare l’attività creativa, incoraggiare lo sviluppo di idee e opere slegate da condizionamenti di mercato e proporle al pubblico>. L’associazione Visioni Altre da tempo infatti si spende a favore dell’arte contemporanea, realizzando mostre con artisti a livello mondiale, tra cui quelli del movimento Fluxus. Inoltre ospita eventi di rilievo come quello dello scorso anno “La vasca del Fuhrer”, volto ad indagare la fotografia di Lee Miller e ricordare le vittime della Shoah, e quello sul surrealismo “Abisso – Un fine settimana” incentrato sulla figura dell’artista e poetessa Dorothea Tanning.
Francesca Catalano
La scelta dei partecipanti al premio, oltre una 70ina gli artisti selezionati su un totale di 378 portfolio valutati, si è basata su creazioni particolarmente valide e significative: <L’intento – spiegano le curatrici – è stato quello di favorire la ricerca artistica, supportare l’attività creativa, incoraggiare lo sviluppo di idee e opere slegate da condizionamenti di mercato e proporle al pubblico>. L’associazione Visioni Altre da tempo infatti si spende a favore dell’arte contemporanea, realizzando mostre con artisti a livello mondiale, tra cui quelli del movimento Fluxus. Inoltre ospita eventi di rilievo come quello dello scorso anno “La vasca del Fuhrer”, volto ad indagare la fotografia di Lee Miller e ricordare le vittime della Shoah, e quello sul surrealismo “Abisso – Un fine settimana” incentrato sulla figura dell’artista e poetessa Dorothea Tanning.
Francesca Catalano
© Tutti i diritti sono riservati
Francesca Catalano
Veneziana doc inizia l’attività giornalistica a soli 17 anni – quando ancora frequenta il liceo classico – senza più abbandonarla, anche durante il corso di laurea in Lettere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, con una particolare attenzione alla storia dell’arte. Decennale è la collaborazione con il settimanale Gente Veneta e, più recente quella con Il Gazzettino, per cui si occupa di seguire principalmente eventi culturali e artistici. Collabora con gallerie e associazioni culturali e dal 2011 è costante il suo impegno come critica d’arte per il Centro d’Arte San Vidal UCAI di Venezia, dove da diversi anni è anche parte del consiglio direttivo. Viene sovente chiamata ad essere parte della giuria di vari premi d’arte. Presenta e cura mostre personali e collettive di artisti veneziani, italiani e internazionali, redigendo cataloghi e recensioni su quotidiani locali e nazionali di settore.
Ufficio stampa: [email protected]
Veneziana doc inizia l’attività giornalistica a soli 17 anni – quando ancora frequenta il liceo classico – senza più abbandonarla, anche durante il corso di laurea in Lettere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, con una particolare attenzione alla storia dell’arte. Decennale è la collaborazione con il settimanale Gente Veneta e, più recente quella con Il Gazzettino, per cui si occupa di seguire principalmente eventi culturali e artistici. Collabora con gallerie e associazioni culturali e dal 2011 è costante il suo impegno come critica d’arte per il Centro d’Arte San Vidal UCAI di Venezia, dove da diversi anni è anche parte del consiglio direttivo. Viene sovente chiamata ad essere parte della giuria di vari premi d’arte. Presenta e cura mostre personali e collettive di artisti veneziani, italiani e internazionali, redigendo cataloghi e recensioni su quotidiani locali e nazionali di settore.
Ufficio stampa: [email protected]